giovedì 4 aprile 2013

Confusional Quartet, Io Non Sono Bogte, Urban Homes, pttrns e Black Angels

"Indigo Meadow"  in uscita il 2 aprile è il ritorno degli alfieri della psichedelia, The Black Angels.
Il gruppo texano torna così alla ribalta a 3 di distanza dall'ottimo "Phosphane dream" che li aveva consacrati definitivamente a livello internazionale tra i cultori del genere.

THE BLACK ANGELS - Don't play with guns
THE BLACK ANGELS - Evil things


Dopo il debutto del 2010 tornano anche i Pttrns con il nuovo "Body Pressure" in uscita a metà aprile. Il duttile quartetto (tutti i componenti suonano tutti gli strumenti sia live, che in studio) tedesco conferma le potenzialità dell'esordio "Sciene Pinata" rimanendo su tematiche electro con un gusto retrò di anni 80, anche se in questo caso si focalizzano principalmente sulle potenzialità dei sinth.

PTTRNS - Strong talk



Esordio su lunga durata per i coloniesi Urban Homes con "Centres". Chi si ricorda il loro ep omonimo, può tranquillamente abbandonare le sonorità post-punk, ma può anche scordarsi affinità rock: dopo peripezie riguardanti la line-up del gruppo, c'è stato anche un drastico mutamento per quanto riguarda il suono: ora drum machine e synth la fanno da padroni in canoni giocosi per quanto allo stesso tempo tendenti al disturbato. Difficile non farsi trascinare dal loro ritmo incalzante e moto ben amalgamato.

URBAN HOMES - Ayran Gifbek Mersi



Esordio molto interessante per Io non sono Bogte dal titolo "La discografia è morta e io non vedevo l’ora". Daniele Coluzzi, il cantante del gruppo prima di questo progetto è stato già attivo nella ricerca dell'esigenza di rinnovamento. Questa è il messaggio prioritario che si nota, a partire dal particolare modo di promuovere il disco. Qui per info a riguardo. Atmosfere tra il cupo e il ruvido delle sonorità che incontrano l'onirico e il futurista dei testi.

IO NON SONO BOGTE - La musica italiana e altre stragi
IO NON SONO BOGTE - Il mercato nero delle ostie

Correva il 1977, Bologna. Situazione calda in Italia. Anche culturalmente. Simile a quanto si vive in questi giorni, perlomeno parlando da un punto di vista socio-politico. In quegli anni spiccavano i Confusional Quartet, tornati oggi con un disco nuovo a distanza di più di 25 anni. Jazz-rock che non ha risentito della polvere o della canizie. Anzi, attirando a se anche artisti molto più giovani e distanti musicalmente, quali 'Ragno' Favero del Teatro degli Orrori e Bob Rifo dei Bloody Beetroots.

CONFUSIONAL QUARTET - Futurfunks


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