INTERVISTE

E poi i Petramante, perché i Petramante ci affascinano; ci affascina il loro mondo ed il modo in cui riescono a metterlo in musica e parole, ci affascina il loro legame con le proprie radici, che sono le nostre stesse radici, ed il loro modo di essere integralmente se stessi nel loro progetto musicale; e il modo in cui sono riusciti, partendo da una piccola ma splendida realtà della nostra provincia, Orvieto, ad affermarsi a livello nazionale, portando la loro musica in giro per l'Italia ed all'estero, calcando palchi importanti, pur senza lasciarsi cambiare da queste appaganti esperienze. Abbiamo amato "E' per mangiarti meglio", che abbiamo passato spesso ad Experience2, e ci siamo divertiti a vederne le canzoni abbinate ad altrettante videoricette, ulteriore dimostrazione della genuinità e della capacità espressiva di questo progetto.
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Abbiamo invitato Iononso+chisono, per tanti motivi: perché agli esordi del nostro programma iniziammo i live in studio con i Rubik 3, eccezionale band perugina di cui apprezzammo la musica, i testi e lo spirito con cui li presentavano, e grazie ai Rubik3 conoscemmo Francesco Federici, alias Iononso+chisono, e con il suo live abbiamo chiuso un cerchio la cui circonferenza si è estesa per 10 anni di musica; perché abbiamo ritrovato Francesco in splendida forma, con un progetto che Experience2 ha contribuito nel suo piccolo a far conoscere, e che ne segna la rinascita artistica attraverso un percorso personalissimo e finalmente originale in un contesto che attualmente sembra premiare solo asfittici cantautori e replicanti-indie; perché il nostro programma ha chiesto una sola cosa in questi anni al nostro piccolo grande pubblico, quella di ascoltarci senza fretta, seguendoci nei tempi dilatati della nostra trasmissione e riuscendo a scovare al suo interno qualcosa di positivo. E la musica di Iononso+chisono in questo ci è gemella: chiede di essere ascoltata, con l'attenzione che merita un flusso di coscienza che viaggia sulle note della sua chitarra, con la certezza di ritrovarsi diversi al termine dell'ascolto
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UNQUIET NIGHTS 
A Settembre c’è stato il decimo appuntamento con “The Ten Years Experience”, con il primo ospite internazionale dei festeggiamenti per il decennale di Experience2: gli Unquiet Nights da Belfast ci hanno regalato un emozionante live unplugged in studio, e tante anteprime del loro primo album in uscita che, potete giurarci, farà parlare di loro. Noi intanto abbiamo avuto la fortuna di conoscerli all’alba del loro interessante progetto, fatto di ottimo songwriting e tanta passione.
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BETTY POISON
Gli ospiti del mese di Experience2, a Radio Galileo, per l’ottavo appuntamento con “The Ten Years Experience”, per festeggiare anche questo mese il nostro decennale, sono stati i Betty Poison, band che abbiamo fortemente voluto con noi in questo momento per tanti motivi: perché dovendo immaginare il nome di una band la cui ascesa è stata legata a doppio filo alla storia della nostra trasmissione, non potevamo che pensare subito a loro; perché ci siamo innamorati di loro sin dal loro primo demo, che resta ad oggi uno dei più belli tra le migliaia ascoltati in questi dieci anni; perché sin dal primo ascolto i Betty Poison hanno denotato una caratteristica tanto rara quanto preziosa: una forte, chiara, cristallina personalità, che li rende unici e riconoscibili pur nell’evoluzione del loro percorso creativo e negli avvicendamenti che ci sono stati nella formazione; perché con i Betty Poison condividiamo tanti interessi, passioni e manie, una grande amicizia, ma prima di tutto l’amore per la musica, per i movimenti culturali e musicali degli anni ’90 e la passione per le nostre lenti di ingrandimento che utilizziamo per scandagliare tutto ciò che all’apparenza è normale, limpido ed indiscutibile, con la consapevolezza che sapremo trovare il grimaldello giusto per scardinare quella convinzione e trovare sotto quello strato tutta l’umanità di un’imperfezione; perché i Betty Poison sono usciti da pochi mesi con “Beauty is Over”, ennesima conferma del loro talento che, ancora una volta, hanno scelto di condividere con noi, onorandoci della loro presenza nei nostri studi.
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In questo mese abbiamo voluto invitare, per il decennale di Experience 2 – Radio Galileo, una band che ha condiviso con noi questa esperienza l’anno scorso: Eildentroeilfuorieilbox84. E li abbiamo invitati per tanti motivi: perché tutti noi di Experience 2 siamo dei grandi fan di questa band; perché questa band ha vinto l’ephebia contest dell’anno scorso e ci ha stupito sul palco con una miscela di suoni ed emozioni che ci ha lasciato senza parole; Perché questi ragazzi hanno deciso con noi di affrontare una sfida che è stata quella del primo concerto per sordi all’ephebia dell’anno scorso in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi di Terni, è stato un momento molto emozionante per noi e soprattutto per i ragazzi dell’ENS, e con loro abbiamo aperto una strada che speriamo di poter continuare a percorrere; perché Ananab è un disco che ci è piaciuto tantissimo e che ha avuto la fortuna di essere stato promosso attraverso un lungo tour, che sta ormai finendo, e quindi abbiamo avuto il piacere di ospitarli quasi alla conclusione del loro tour, nel momento più importante, quello in cui si tirano le somme; perché sono stati dalla nostra parte della rete, e abbiamo messo la palla dove nessuno si sarebbe mai aspettato. 
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FEVER
In questo mese così importante abbiamo chiamato a suonare a Radio Galileo dei giovanissimi musicisti giunti finalmente all’importante obiettivo del primo album: i Fever. E li abbiamo invitati per questi motivi: perché i Fever rappresentano la nostra speranza di avvicendamento delle nuove band ternane, i nostri giovani che con impegno e dedizione si dedicano alla propria musica contribuendo allo sviluppo culturale del nostro territorio; perché sono venuti a presentarci il loro primo album, affidato alle sapienti mani di Cristiano Santini, che li ha aiutati ad uscire con un lavoro che li rappresenta in pieno; perché hanno vinto insieme ai Goh il contest di Ephebia destinato alle band ternane dell’anno scorso, e sul palco di Ephebia, come su ogni altro palco, hanno dimostrato di essere una band travolgente dal vivo; perché quando sono ad un concerto dei Fever mi aspetto di vedere parcheggiato vicino il furgone di Jack Black in “School Of Rock”, perché sento lo stesso tipo di immortale vibrazione che il rock riesce ancora a comunicarmi; e perché questi ragazzi coniugano il massimo impegno, la cura di ogni dettaglio e l’indiscussa abilità come musicisti ad una buona dose di simpatia ed autoironia, presentandosi al proprio pubblico come una rock band dovrebbe fare, ricordandosi che it’s only rock ‘n’ roll, but we like it!
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LUMINAL
In questo mese noi di Experience 2 abbiamo cadere un granellino davvero particolare nella clessidra del nostro decennale: ospiti della nostra trasmissione sono stati i Luminal, una band che amo nell’unico modo in cui si può amare, con passione e con un’intensità che non ammette descrizione. Abbiamo invitato i Luminal per tanti motivi:
1) perché i Luminal li abbiamo un po' scoperti noi di Experience2 e di Ephebia: ho fatto la prima recensione del loro primo demo, li abbiamo ospitati nel loro primo live in acustico in radio e li abbiamo poi seguiti mentre diventavano una delle band più significative del rock italiano degli ultimi 20 anni
2) perché ho assistito a tanti loro splendidi live, tra cui l’emozionante esibizione ad Ephebia Festival; ed in particolare hanno suonato sul palco di Oste proprio mentre la mia vita stava compiendo una svolta decisiva, e non dimenticherò mai l'incontro di quelle emozioni
3) perché i Luminal hanno mantenuto le promesse e confermato le premesse, prima con un disco, "Tattica e Disciplina", che li ha portati all'attenzione di un pubblico più vasto ed ora con "Io non credo", un disco che ho avuto il privilegio di ascoltare in anteprima e che, sono convinto, ne segnerà la definitiva consacrazione
4) perché in questi anni ho potuto ammirare la loro creatività, e anche la tenacia e la serietà con cui hanno affrontato la responsabilità del loro talento
5) perché amo profondamente la loro musica, ed amo profondamente queste bellissime persone che la compongono
6) perché leggiamo in questa loro terza partecipazione ad Experience2 la reciprocità di questo amore e la conferma che, se abbiamo scovato una perla come quella dei Luminal, allora questi dieci anni di Experience2 sicuramente non sono passati invano

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GOH
La nostra “The Ten Years Experience” ha collezionato un’altra perla, il live dei Goh, che sono stati invitati per una serie di motivi:
1) perché mi sono perso il primo live dei Goh, ed il giorno dopo tutti cercavano, senza riuscirci, di spiegarmi cosa mi ero perso, ma l'ho capito solo quando li ho visti con i miei occhi e sentiti con le mie orecchie
2) perché da quel giorno guardo con maggiore speranza il movimento musicale di questa Città, perché ancora una volta ha saputo partorire una miscela unica ed interessante, con tutti i crismi per far sentire il proprio suono anche lontano da qui
3) perché i Goh stanno cercando una loro strada originale, dimostrando sin dagli esordi di avere in sé ingredienti originali per la propria ricetta musicale e questo, in particolare per un gruppo di ragazzi così giovani, è un ottimo punto di partenza
4) perché qui ad Experience2 abbiamo sempre seguito con interesse i primi passi di questa band, e li abbiamo accompagnati in questi esordi con tutto il supporto che meritano
5) perché i Goh sono un'ottima e devastante live band, che per questo live acustico hanno dovuto reinventarsi, e noi apprezziamo la capacità di mettersi in gioco e chi sa cogliere le nostre sfide.
Inizia la primavera e l’abbiamo omaggiata con una band di giovanissimi, perché finché la musica avrà un futuro ci saranno anime e cuori da incantare, e finché ci sarà un briciolo di meraviglia ci sarà una speranza. Intanto abbiamo archiviato un altro giovedì ed un altro inverno. Ci aspettano giorni di sole e di musica e di meraviglia e di speranza. Che siano portatori di buone nuove e cambi epocali. Che inizi questa benedetta discesa. Perché ne abbiamo bisogno. Perché non ne possiamo più della malinconia di questo inizio settimana. Perché con la malinconia non si fa la rivoluzione.

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TIGER! SHIT! TIGER! TIGER!
Nel terzo appuntamento di The Ten Years Experience abbiamo invitato i Tiger! Shit! Tiger! Tiger!, perché questi tre ragazzi vengono da Foligno, e sono arrivati ad avere successo negli Stati Uniti d'America, alla faccia di tutte le frasi fatte sul provincialismo dei nostri musicisti e superando tutte le difficoltà di essere un rock band che guarda alla scena internazionale partendo da una piccola cittadina; perché i Tiger! Shit! Tiger! Tiger! sono stati protagonisti di una bella puntata di Experience2 in cui ci hanno presentato il loro precedente lavoro “Be Your Own Shit”, ed in quell'occasione ci hanno promesso di tornare per suonare in diretta da noi, ed oggi hanno mantenuto quella promessa; perché Experience2 ha sempre seguito con interesse i TSTT in tutta la loro carriera ed abbiamo gioito in diretta dei loro successi, aspettando di averli di nuovo nei nostri studi; perché nel loro ultimo EP hanno dimostrato di saper lavorare con ingredienti nuovi senza perdere di vista la freschezza della loro proposta, regalandoci un disco maturo ed intenso; perché li abbiamo visti diverse volte suonare dal vivo, e li riteniamo un'ottima live band capace di esprimere sul palco una forza quasi selvaggia, ed in quelle occasioni abbiamo amato il modo in cui si sono fatti attraversare e trasformare dalla loro musica, ed oggi siamo stati orgogliosi di averne potuto avere una dimostrazione nei nostri studi.
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THE LOVELY SAVALAS
Nel secondo appuntamento di The Ten Years Experience abbiamo invitato i ternani The Lovely Savalas, e lo abbiamo fatto per tanti motivi. Prima di tutto perché il primo concerto rock della mia vita è stato quello degli Afterhours a terni, Ex Officine Bosco, tour di Germi. Ma prima di loro suonarono i Jerkey Monkey, e Giovanni Natalini era li e da quel momento abbiamo seguito tutto il suo percorso artistico, vivendo dei momenti bellissimi anche nell'epoca dei Dasa Zert (in particolare il ricordo delle serate a Gualdo sarà indelebile); perché nel progetto Savalas abbiamo sempre creduto, e loro ci hanno ricompensato con un nuovo disco davvero sorprendente; perché Angelo Sidori ha una delle migliori e più espressive voci in circolazione;  perché Giovanni ha condotto per anni su Radio Galileo "Giostra di Suoni", un bellissimo programma che amavamo ascoltare, e perché i Savalas ci hanno fatto l'onore di venire a presentare anche il loro primo disco qui da noi, e sono sempre stati amici del nostro programma e perché ci hanno portato oggi un po' di quel sogno del rock americano, che tanto amiamo, avendo avuto il coraggio di guardare fuori dai nostri confini e, da li, gettare uno sguardo allarmato sulla nostra Italia, uscendo con un disco il cui titolo, Pornocracy, sarà probabilmente il titolo di un libro di storia che, tra qualche decennio, racconterà di questi anni. Ma loro, questo libro di storia, lo stanno scrivendo adesso.
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THE SOUL SAILOR
E per cominciare le nostre serate "The Ten Years Experience" abbiamo scelto di invitare nei nostri studi "The Soul Sailor & The Fuckers",  perché Simonfrancesco Di Rupo suonava nei Mallard, la prima band ad aver chiesto di venire a presentare il proprio lavoro ad Experience2, e ci piaceva ripartire da li; perché The Soul Sailor ha accompagnato la voce e la fantasia di Valentina Parasecolo in una memorabile puntata di Experience 2, quella sera in cui ci siamo tutti trasferiti a Kalamazoo, e non volevamo più andarcene; perché The Soul Sailor vuole far l'americano, americano, americano, (o forse l'inglese, chi lo sa) ma è nato in Italì, e noi ce lo teniamo stretto qui; perché The Soul Sailor ha aperto l'armadio dei suoi vestiti musicali, e dentro ci abbiamo visto alcune belle giacche che noi di Experience2 abbiamo indossato tante volte, e indossiamo ancora con piacere anche se abbiamo addosso lo sguardo di chi ci addita indossando calendari attualissimi, ma definitivamente usa e getta; perché Simonfrancesco Di Rupo è un fine pensatore, e di questo abbiamo bisogno; perché The Soul Sailor ha il dono di saper comporre belle canzoni senza tempo, un dono raro che, per una sera, ha scelto di condividere con noi.
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