giovedì 14 febbraio 2013
Staer: s\t
L'omonimo album degli Staer, è una vera e propria martellata nel cranio.
Il trio norvegese ha dato vita a a 6 tracce con una miscela compromettente tra free jazz, stoner, math e metal (ovviamente nella concezione più ampia di ogni singolo genere). Uscito sul calare dell'anno scorso per la Discorporate, questa prima fatica per il giovane terzetto composta da chitarra, basso e batteria di stanza a Stavanger, lascia il segno subito dopo il primo ascolto. Rimandi di chitarra ai primissimi Melvins, ma con una batteria degna dei più estremi Talibam!. Le coordinate a livello di suono più o meno sono quelle, ma per capire meglio la loro musica, scordatevi quei due nomi, perchè forse sarebbe meglio accostarli più ai primi Don Caballero o affini.
L'ennesimo esempio di quanto possa essere florida la situazione scandinava, nonostante il suo tentativo di alienarsi dei canoni classici musicali anglosassoni o americani.
Molto interessante anche la scelta delle diverse edizioni dei dischi che potete trovare nel sito dell'etichetta:
oltre alla versione cd normale, il "quasi banale" vinile di colore bianco, è possibile trovare anche una confezione in legno, simile a quella dei sigari, per questi 40 minuti e rotti di pura passione per le orecchie.
Il gruppo sta per partire alla volta di un lungo tour che li porterà a suonare in quasi tutta Europa nei mesi di marzo e aprile, ma non passeranno in Italia, tranquilli.
STAER - I Roll With Creflo
Qualche link:
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